Da Santoro a Belpietro

Le recente polemica sulla supposta buonuscita di 2.5 milioni di Euro (ovvero tre annualità) che riceverebbe Santoro per la risoluzione del proprio contratto con la Rai non mi tocca molto nel profondo.

Innanzitutto se proprio bisogna parlare di solidi, i politici di sicuro sono fra gli ultimi che si possono permettere di dire qualcosa.

E per di più noto con piacere che su Santoro si scaglia l’intero arco costituzionale, ma proprio tutti.
Non mi pare che ci sia stata una simile indignazione per il ben più remunerativo contratto di Bruno Vespa, vista anche l’evidente disparità di introiti garantiti in termini di pubblicità da “Porta a Porta” a rispetto della corazzata di “Annozero”.

La cosa che più mi dispiace è che ogni tanto mi faceva piacere accendere la televisione il giovedì sera ed ascoltare un po’ di temi impossibili da vedere in qualsiasi altro programma.

Perché come ho (anche piuttosto bruscamente) ribadito ad un mio amico, Annozero non è stato soprattutto “Processi in diretta”, come direbbe il primo passante che non vede nemmeno la trasmissione, ma ha trattato tanto il tema del LAVORO.
Sì, in questo periodo di crisi nerissima, Annozero forniva una finestra per capire veramente come stanno le cose.

I disoccupati e i cassintegrati che protestano non vanno di certo sui telegiornali.

E per finire la notizia di chi probabilmente sarà il sostituto di Santoro l’anno prossimo è ferale: Maurizio Belpietro.

Bene, in autunno avrò una sera libera in più a settimana.

Raiperunanotte – Padova – Prato della Valle

Raiperunanotte in Prato della Valle a Padova. 25 Marzo 2010. (Foto di Ettore Proiettore, http://www.facebook.com/photo.php?pid=54243&id=100000809877950)

Ieri sera non ho voluto vedere in streaming a casa Raiperunanotte.
Mi faceva tristezza rimanere a casa, e guardarmelo da solo, nella mia stanzetta.

Ho avvisato un po’ di amici, ed assieme a chi è voluto venire sono andato in Prato della Valle, a Padova. La mia città.
Un gruppo di tre ragazzi ha organizzato la proiezione di Raiperunanotte su un maxischermo.
Hanno organizzato tutto loro, a proprie spese, senza aiuto da nessuno.

Appena saputo giorni fa di questa proiezione, sono voluto andare assolutamente.
E’ stato bello. Non solo per quello che è stato mostrato, ma anche per vedere le facce.

Ogni tanto è bello vedere che non sei da solo, a roderti il fegato e a scriverlo schiumante di rabbia sul tuo blog per i tuoi 30 lettori quotidiani.

Nei momenti di punta eravamo diverse centinaia, probabilmente un migliaio scarso (quasi mille come si direbbe in linguaggio markettaro) anche se devo dire che ero seduto abbastanza avanti e non avevo una buona visuale su tutte le persone in piedi più indietro.

La stragrande maggioranza dei presenti erano ragazzi dai 19 ai 30 anni. Padova è una città universitaria perciò non mi stupisco affatto.
C’era anche qualcuno più grandicello, dai 30 ai 45, e poi pochi ancora più avanti con l’età.

E’ stata un’esperienza molto bella ed in parte anche consolante.
Stare seduto in mezzo a tanti altri, che magari la pensano in maniere così diverse ma che almeno hanno capito cosa sta veramente succedendo in Italia.

Ci sono stati molti punti della trasmissione che mi stanno solleticando delle riflessioni. Ne scriverò più compiutamente nei prossimi giorni che ora non ho troppo tempo.

Molti dicono che questo sia stato un evento eccezionale. Centinaia di migliaia di contatti web in streaming. Più le varie piazze d’Italia collegate e le tv locali.
E’ certamente vero quanto si sostiene: ovvero che è stato dimostrato che la televisione non è essenziale. Che è possibile sfondare il muro della censura.

Sì, ma pensate davvero che una cosa del genere si possa ripetere spesso? Settimanalmente?
Per fare da surrogato per esempio ad Annozero dopo una sua eventuale eliminazione dal palinsesto Rai?
E quanti non hanno potuto vedere niente perché Annozero va in onda su Raidue, mentre la banda larga in Italia non è poi troppo diffusa?
E tutti i personaggi meno noti che eventualmente fossero censurati in futuro, avrebbero i mezzi economici e tecnici per fare altrettanto?

Ed ancora: la gente si mobilita per una causa giusta. Lo ha fatto in passato.
Ma l’entusiasmo non è facile da mantenere. Le persone si stancano in fretta.
Dopo il secondo, il terzo, il quarto evento del genere, le persone pensano anche a fare altro nella vita.

E’ successo quando si manifestava nel 2002 o 2003 contro la legge Cirami e la legge Pittelli (ormai sembra passato così tanto tempo che non me lo ricordo neanche più). E la gente per strada ti guardava stranita non sapendo nemmeno di cosa si stesse parlando.

E’ successo quando c’erano i girotondi e la disperata invocazione di Nanni Moretti “non perdiamoci di vista” si è trasformata nell’epitaffio di quel bellissimo movimento.

E’ successo con l’Onda. Mesi di tempesta e poi inesorabile bonaccia.

Il vero significato di ieri sera, di Raiperunanotte, non sta nell’evento in sè. Sta nel dopo.
In tutto quello che ognuno di noi si impegnerà a fare nel prossimo futuro. Assieme a tutti gli altri.

P.S.
Raiperunanotte ha realizzato involontariamente il miglior spot antidroga della storia della televisione italiana.
Morgan è stato francamente imbarazzante.

Annozero – Vignette di Vauro – 28 gennaio 2010

Ieri sera Vauro si è superato.

Finalmente un po’ di storia

Si potrà dire tutto di Annozero, ma è la trasmissione televisiva che ha fatto supplenza per la memoria corta degli Italiani.
Bastava mettere in onda due settimane fa 5 minuti del processo Enimont per ricordare a tutti cos’è stata la corruzione della Prima Repubblica.

La bava di Forlani durante l’interrogatorio per il processo Enimont è lo spaccato di cos’era veramente la politica al termine della Prima Repubblica.
Ci saremmo evitati settimane di balle nobili che si sono sentite in questi giorni su ex-presidenti del Consiglio morti latitanti.

“il Giornale”, se vi piace chiamarlo così

Il Giornale del 2 Ottobre 2009

Il titolo della prima pagina de "Il Giornale" del 2 Ottobre 2009

Riporto il titolo della prima pagina de “il Giornale” di venerdì 2 Ottobre 2009. Se non ci credete andate direttamente a prendervelo sul sito web come ho fatto io.

Chi ha visto per intero la puntata di Annozero, sa benissimo che niente di quello che è scritto qui è successo.

Questo tanto per ripondere a chi sostiene che non ci sia un problema di informazione in Italia.

Facce ride

Filippo Facci

Sentire con le mie orecchie Filippo Facci rispondere ” alla domanda “[…] c’è un problema di libertà di informazione, un restringimento degli spazi di libertà?” non ha prezzo.

Per tutto il resto c’è MasterCard.

P.S. c’era proprio bisogno che tornasse Annozero. Trovate il tutto, oltre ad altre impagabili frasi (ad esempio sul Ministro Carfagna) a circa 1 ora e 55 minuti della prima puntata di Annozero 2009.

Conferenza stampa presentazione Annozero – Settembre 2009

Io quando ero giovane e ho iniziato a fare il giornalista… mi dicevano i miei direttori: vai e rompi le scatole. Adesso scopro che non avevano capito niente perché il giornalismo è quello di rendere popolari i politici e di farli amare dalla gente…

Sfido, se ci fossero dei giornalisti stranieri […] di trovare una conferenza stampa in un altro organismo televisivo, che presenta una trasmissione che non vuole […] nonostante quella trasmissione sia una delle trasmissioni di massimo ascolto di quella stessa azienda.

Torna a casa Scajola

scajola_vento

In un post precedente ho disgraziatamente nominato Claudio Scajola, attuale Ministro dello Sviluppo Economico (nella foto è raffigurato subito dopo la delicata operazione con la quale hanno sostituito la sua mano destra con una variopinta girandola a vento).

Già che ci siamo, quasi quasi volevo ricordare alcuni episodi passati del suddetto figuro, ora noto ai più come “quello che vuole far ritornare il nucleare in Italia”. Per il nostro bene, sia ben chiaro.

A parte “faccendine” varie di tangenti, si distingue con la nota affermazione secondo cui Marco Biagi non fu nient’altro che un “rompicoglioni”.

In questo specifico post, volevo invece ricordare la meno nota vicenda Alitalia, ovvero un perfetto esempio del politico che fa i propri comodi con i soldi di tutti.

Claudio Scajola è nato ad Imperia. La città ligure rappresenta il suo bacino elettorale e ne fu anche sindaco per un breve periodo.

Nel 2001, con la vittoria del centro-destra, Scajola diviene Ministro dell’Interno. Pochi mesi dopo il suo insediamento, Alitalia, già in crisi nera (c’è stato un periodo in cui non lo è stata?), dichiara con un comunicato all’Ansa del 4 Dicembre 2001 di avere intenzione di creare un nuovo collegamento fra la città di Albenga (più precisamente Villanova d’Albenga, dove ha sede l’aeroporto locale) e Roma Fiumicino:

Secondo il sindaco di Villanova d’Albenga e presidente dell’Ava, la società di gestione dell’aeroporto, Pietro Balestra (di Forza Italia come Scajola, ndr), la linea potrebbe entrare in funzione la prossima primavera anche grazie all’interessamento del ministro Claudio Scajola” [comunicato riportato qui]

Il collegamento diventa operativo il 17 Maggio 2002.

Tanto per chiarire, Albenga, nota ai conoscitori della seconda guerra punica, è una cittadina a 34 Km da Imperia. Una fortuna incredibile avere la comodità di un volo diretto da Roma a casa per il ministro.

Abbiamo ricordato lo “scivolone” del Ministro su Marco Biagi, decisamente incompatibile con la futura beatificazione del giuslavorista e consueto utilizzo emozionale dell’assassinio per la infausta “Legge Biagi”. Scajola è costretto a dimettersi pochi giorni dopo le incaute affermazioni e improvvisamente, anche il collegamento Villanova d’Albenga – Roma Fiumicino viene soppresso da Alitalia.

Il 28 Agosto 2003, Claudio Scajola ritorna al governo dalla porta di servizio, ovvero come Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo. Tanto per far capire l’importanza del Ministero, al momento il Ministro è Gianfranco Rotondi. Non penso serva aggiungere altro.

Miracolosamente, il collegamento Villanova d’Albenga – Roma Fiumicino viene ripristinato il 29 Marzo 2004.

Questa volta nemmeno Alitalia osa ridursi a vettore privato del Ministro. Sono passati due anni, quindi è in crisi ancora più nera. Si rischia il fallimento anche solo sgarrando sui tramezzini. Quindi il tutto viene dato in mano ad AirOne per di più in regime di “continuità territoriale”. Ovvero prendendo fondi da uno stanziamento di un milione di Euro che il governo aveva messo a disposizione per i collegamenti con le aree più “decentralizzate”. Si potrebbe quasi pensare che si è istituzionalizzato il ritorno a casa in aereo per ogni ministro e lacchè personale.

Le elezioni del 2006 vengono vinte dalla coalizione guidata da Romano Prodi, che forma il nuovo governo. Come potrete immaginare subito, il collegamento AirOne Villanova d’Albenga – Roma Fiumicino viene nuovamente soppresso.

Elezioni dell’Aprile 2008. Vince il centro-destra. Claudio Scajola ritorna al governo come Ministro dello Sviluppo Economico. Il collegamento Villanova d’Albenga – Roma Fiumicino viene ripristinato [sta diventando prevedibile questa narrazione…], questa volta utilizzando “Alitalia Express” come vettore e fondi destinati agli aeroporti in fase di start-up rigirati al “Clemente Panero” di Villanova d’Albenga.

Ma! Ma! Dopo circa tre mesi di assurdi voli in cui si contavano sulla punta delle dita i giorni con più di 8-10 passeggeri da Albenga a Roma e viceversa, Alitalia decide di dismettere definitivamente il collegamento, dopo polemiche innescate anche da una puntata di Annozero sugli sprechi di Alitalia.

Troppo bello il botta e riposta:

Ma lei lo sa quanti turisti potrebbero.. possono venire nella Costiera qui di Ponente e non vengono semplicemente perchè non c’è un collegamento da..” “E non basta andare a Genova che è a 60 km da qui?” “No non basta andare a Genova perchè lei non ha probabilmente.. non ha idea di cosa significhi spostarsi da Genova verso San Remo” “C’è l’autostrada… l’ho fatta tante volte..” “Eh ho capito.. c’è l’autostrada… vogliamo parlare anche dei problemi che creano le autostrade… invece un collegamento diretto, per turisti…“.

Ecco, se fosse stata concepita prima questa meraviglia del volo Villanova d’Albenga – Roma, la seconda guerra punica avrebbe avuto di sicuro un esito diverso. Pensa che cosa si sarebbe potuto inventare Annibale.